Tensostruttura o tendostruttura: una sola lettera che fa la differenza

Tensostruttura o tendostruttura: una sola lettera che fa la differenza

Accade frequentemente che i termini tensostruttura e tendostruttura vengano adoperati in maniera indistinta, quasi come se si trattasse di sinonimi. È bene sottolineare che ci troviamo dinanzi a due realtà completamente differenti, sia per quanto concerne il progetto che ne sottende la realizzazione sia per l’uso a cui sono destinate.

Vediamo, allora, di analizzare dettagliatamente questi due progetti architettonici, per capire insieme quale sia la soluzione più adatta alle esigenze di ciascuno.

Come già accennato, non vi è un termine corretto ed uno sbagliato, ma è importante aver ben chiaro a cosa ci riferiamo nel momento in cui propendiamo per una soluzione piuttosto che per un’altra.

Cosa sono le tensostrutture

Come la parola stessa lascia immaginare, per tensostruttura si intende un tipo di costruzione il cui principio cardine è la tensione cui i materiali di copertura sono sottoposti, la quale consente di creare una struttura sì stabile, ma la cui stabilità è appunto garantita dalla tensione dei cavi e dei tessuti che la compongono.

Sulla base di ciò è possibile realizzare diversi tipi di installazioni, la cui costante è data in linea di massima dalla presenza di travature, principalmente di fibra di vetro coperta di teflon, o cavi che sostengono coperture, la cosiddetta membrana o parte tessile, i cui materiali principali sono tele di poliestere sovente ricoperte di PVC, che funge da protezione, lamiera nonché materiali sperimentali, che negli ultimi anni hanno acquisito un’importanza progressivamente crescente.

A questo proposito hanno avuto grande risalto le tensostrutture in cartone realizzate dall’architetto giapponese Shigeru Ban.

Nella tensostruttura le diverse parti sono strettamente interconnesse, a tal punto che un danno a carico di un cavo o della parte tessile può compromettere totalmente l’assetto complessivo della struttura.

Tra le tensostrutture contemporanee più popolari sono annoverate il Pontiac Silverdome, l’Aeroporto Internazionale di Denver, l’Aeroporto Internazionale di Gedda-Re Abd al-Aziz a La Mecca e il Millennium Dome di Londra, a testimonianza del fatto che la tensostruttura ha visto nel tempo sempre più accrescere la sua importanza e, di conseguenza, il suo impiego.

Tuttavia i complessi calcoli che sono alla base della costruzione risalgono addirittura al lontano 1800, in particolare agli studi di Vladimir Shukhov, ingegnere russo cui si deve la progettazione di ben otto tensostrutture in occasione della fiera Nizhny, che si tenne nell’anno 1896 a Novgorod. Questi padiglioni occupavano complessivamente un’area notevole, che ammontava a circa 27.000 metri quadrati.

È nel secondo dopoguerra, però, che si assiste ad un rinnovato interesse nei confronti di questa tecnica costruttiva, che culmina nella realizzazione nel 1958 in Australia, precisamente a Melbourne, del Sidney Myer Music Bowl, molto apprezzato per la sinuosità delle linee nonché per la maestosità che lo connota, resa possibile dall’aver utilizzato come tetto una sottile membrana di compensato resistente alle intemperie, elemento caratteristico di questa imponente tensostruttura.

Anche lo Stadio Olimpico di Monaco di Baviera, costruito per le Olimpiadi del 1972 dall’architetto tedesco Frei Otto, ha come elemento architettonico base proprio una tensostruttura, la cui tecnica costruttiva è stata affinata ulteriormente proprio per la suddetta occasione.

In poche parole la tensostruttura, soprattutto a causa dei notevoli progressi in ambito di progettazione, scelta dei materiali e realizzazione, è attualmente una scelta ottimale per coprire vaste aree, ma è preferibile ricorrere a questa soluzione per installazioni permanenti.

Solo nel caso di tensostrutture di dimensioni molto contenute, circa 50 metri quadrati, vi è maggiore facilità nell’allestimento e nello smontaggio ed è quindi possibile annoverarle tra le strutture temporanee.

Cosa sono le tendostrutture

Denominata nel linguaggio colloquiale comunemente “tendone”, con il termine tendostruttura facciamo riferimento ad una costruzione in cui coesistono due elementi indipendenti l’uno dall’altro, ossia un’anima fatta da pilastri, travi e cavi sormontata da un manto tessile che funge semplicemente da copertura, senza rivestire un ruolo di supporto strutturale.

In questo caso, quindi, la commistione tra sovrastruttura tessile e sottostruttura di solito metallica non è fondamentale come per la tensostruttura, bensì le due parti sono distinte e separate.

La tendostruttura coniuga la possibilità di coprire aree di notevole estensione con la semplicità di montaggio e allestimento, in più la scelta del materiale consente di salvaguardare la temperatura interna, riducendo al minimo la dispersione di calore e consentendo di far fronte anche a condizioni climatiche critiche come nevicate, il cui peso non grava sulla struttura.

Si tratta, infatti, di una costruzione iperstatica, a cui è possibile applicare vincoli in numero superiore a quelli essenziali per garantirne la stabilità, il che comporta uno scarico del proprio peso, ossia il carico verticale, a terra.

Questa costituisce un’importante differenza rispetto alla tensostruttura, che è invece una costruzione isostatica, ossia che ha vincoli in numero rigorosamente essenziale per garantirne la stabilità.

Quindi, se ci si trova dinanzi a condizioni atmosferiche precarie è consigliabile optare per una tendostruttura, che ha il vantaggio di garantire la sussistenza di un ambiente dalla temperatura gradevole sia nei mesi più caldi, sia in quelli dal clima più rigido, potendo ricorrere ad un adeguato sistema di riscaldamento e di illuminazione.

È possibile, infatti, sia illuminare che arredare una tendostruttura nella maniera che si ritiene più opportuna, trovandoci di fronte ad una soluzione caratterizzata da un’estrema versatilità.

Il nostro servizio di noleggio prevede tendostrutture rettangolari con colmo tetto a cuspide e tendostrutture rettangolari con colmo tetto curvo.

Tensostruttura o tendostruttura: quale scegliere?

Per poter effettuare la scelta più adeguata tra una tensostruttura ed una tendostruttura è indispensabile ponderare accuratamente il fine per il quale necessitiamo di una tipologia di installazione piuttosto che di un’altra, avendo bene a mente i punti forti di ciascuna delle due costruzioni.

Le tensostrutture sono per lo più strutture stabili che, come sottolineato in precedenza, fondano la loro stabilità sulla tensione generata dal particolare assetto costruttivo, mentre le tendostrutture per eventi, che siano stabili o temporanee, sono estremamente semplici da assemblare e al contempo anche notevolmente solide, robuste e durevoli nel tempo.

La realizzazione di una tensostruttura sottende l’ideazione di un piano architettonico di una certa portata, le cui caratteristica salienti sono senza dubbio la sito-specificitá e la necessità di ricorrere a complesse nozioni ingegneristiche, volte alla migliore ottimizzazione possibile dello spazio di cui si dispone.

La progettazione deve essere quindi minuziosa, in quanto anche un’inadeguata scelta dei materiali di costruzione può compromettere la realizzazione di ciò che si è ideato. Inoltre per le operazioni di montaggio e smontaggio è fondamentale affidarsi a ditte specializzate, in particolar modo quando l’installazione è particolarmente elaborata o di dimensioni notevoli.

È facilmente intuibile, dunque, come il ricorso ad una tensostruttura sia da valutarsi principalmente quando si necessita di una soluzione la cui caratteristica principalmente richiesta sia la stabilità, nonché l’eleganza data dalla sinuosità.

Viene adoperata, quindi, quando vi è la necessità di ricreare zone d’ombra spesso a ridosso di un parco o uno spazio verde, sovente in occasione di cerimonie o eventi.

Scegliendo una tendostruttura, invece, prediligiamo una soluzione che si caratterizza per una maggiore facilità nel montaggio e nello smontaggio e per una notevole resistenza alle perturbazioni atmosferiche, aspetto che orienta la scelta nel caso in cui vi sia necessità di svolgimento di attività non praticabili in condizioni climatiche inadeguate.

L’installazione necessita anche in questo caso di una certa dose di esperienza, ma comunque più esigua e di certo può essere effettuata in un arco di tempo significativamente più limitato.

Si tratta, quindi, di una soluzione architettonica che può essere anche temporanea, la cui grande versatilità si estrinseca nella ulteriore possibilità di sostituire singoli elementi della struttura che si sono danneggiati o che si desidera cambiare per effettuare una personalizzazione.

La tendostruttura, pertanto, è la scelta privilegiata sia in estate che in inverno dai noleggiatori e viene adoperata per gli eventi più disparati privati o pubblici, dalle feste in giardino alle sagre di paese, da matrimoni e cerimonie di ogni tipo agli eventi fieristici o comunali, dai congressi ai concerti.

Che siano temporanee o stabili, in entrambi i casi il fatto che per la loro realizzazione si scelgano materiali sempre più solidi e duraturi ha dato particolare risalto negli ultimi anni al mercato dell’usato, che consente un ottimo risparmio a fronte dell’acquisto di un prodotto qualitativamente ancora valido.

Ti servono maggiori informazioni sulle nostre tendostrutture per eventi? Contattaci al numero +39 0461 17 51 111 oppure invia una richiesta dalla pagina contatti.